Squalo Balena

Un cielo stellato sotto la superficie dell’acqua.

IL GIGANTE GENTILE

Pochissimo si sa di questo gigantesco pesce dalle abitudini misteriose. Per tutti i dettagli intelligenti su di esso vi rimandiamo alla voce SQUALO BALENA di Wikipedia. Quello di cui vorremmo parlare in questa sezione è invece lo squalo balena come lo vediamo noi, cioè quello che abbiamo imparato su di lui osservandolo ma sopratutto come facciamo ad individuarlo.

Di certo sappiamo che ama frequentare le acque di Nosy Be, (pare) per nutrirsi del plancton che qui, in alcuni periodi dell’anno, raggiunge notevoli concentrazioni. In realtà non è inconsueto incontrarlo in superficie anche a sorpresa, in momenti, cioè, in cui non sembra ci sia plancton in giro ed il mare è azzurro e limpido. Ma se è vero che ogni giorno è buono per incontrare lo squalo balena a Nosy Be, se dovete per forza mettere una spunta alla vostra lista dei desideri, scegliete il momento storicamente più propizio, quindi dalla metà di ottobre alla metà di gennaio.

LA MANGIANZA

E' novembre: la superficie del mare è così liscia e immobile da sembrare velluto blu. All'improvviso l'acqua comincia a ribollire: sono boniti in caccia che saltano, come impazziti, fuori dall’acqua in un banco di sardine azzurre. Sopra di loro anche gabbiani, sule e fregate si tuffano, per catturare la loro parte di prede.

In mezzo a questa confusione transita placida una macchia più chiara,

quasi marroncina... come un largo frammento di cielo stellato, che puoi vedere solo se sei ben allenato a scrutare la superficie del mare. Quando riusciamo ad individuare anche la tonda pinna dorsale oppure quella caudale, più appuntita, scatta la frenesia anche fra gli umani che sono in barca...

AVVICINAMENTO-OSSERVAZIONE

Maschera, tubo, pinne e macchina fotografica, ci infiliamo in mare da poppa, senza alzare schizzi, e ci guardiamo in giro: lui viene verso di noi, è curioso e adora le barche e il motori.

Fra ottobre e gennaio la frequenza degli avvistamenti è quasi quotidiana e si arriva all’apice a novembre, in cui è possibile avvicinare anche sette o otto esemplari in un solo giorno.

E’ in questo periodo che si riesce ad osservare al meglio, i suoi comportamenti e quella sorta  ecosistema che si porta dietro, come fosse una piccola isola...

C’è quello scortato da decine di remore, quello preceduto da piccoli pesci pilota gialli, o quello accompagnato dalle cubie, quello nervoso, che appena ci vede si inabissa o quello curioso, che continua a sfilarci davanti osservandoci con il suo buffo e piccolissimo occhio.

Se siamo fortunati, sarà così tranquillo da mettersi a mangiare in verticale o magari sarà in compagnia di un suo simile o ci verrà incontro evitandoci solo all’ultimo momento, sfiorandoci con una delle sue enormi pinne pettorali.

Noi pensiamo che solo chi è capace di accogliere con piacere le piccole cose, senza “pretendere” e senza essere impaziente, incontrerà lo squalo balena.

Se ci muoviamo nell’oceano con leggerezza, muovendoci silenziosi e fluidi come fossimo noi stessi l’acqua, fermandoci ad ammirare qualunque cosa esso voglia mostrarci, piuttosto che inseguirla forsennatamente, allora avremo il “cuore puro” che serve per incontrare Marokintana, “gigante gentile” dal manto stellato.